giovedì 30 dicembre 2010

Felice 2011

Mancano ormai poche ore alle fine del 2010:  se devo fare un bilancio di questo anno che sta per concludersi, credo che tutto sommato non sia stato poi così male.
La decisione di creare un blog di cucina poi,  mi ha dato la possibilità di conoscere tante persone, di confrontarmi su questa nobile arte e di avere uno spazio tutto mio dove , giorno dopo giorno, ho cercato di trasmettere, a chi ne aveva voglia, un po' delle mie conoscenze e di acquisirne di nuove.
"La cucina di zia Simonetta " nel tempo è cresciuta: con il trascorere dei giorni i post pubblicati hanno assunto una loro "personalità" , sono "cresciuti ".  Tutto questo lo devo soprtattutto alle persone con le quali sono in contatto che mi hanno permesso di conoscere il mondo sterminato  dei blog.
Con alcune di queste persone  la frequentazione virtuale è quasi quotidiana con altre è più sporadica ma comunque sempre stimolante.
Se devo essere sincere il mondo dei blog ha anche un diffetto che, solo con la maturità che ognuno di noi ha raggiunto, può superare ed è quello di stimolare troppo la competitività e la voglia di primeggiare.
Anch'io ho rischiato di cadere  in questa trappola, soprattutto nel momento in cui si avvicinava la data di pubblicazione dei contest hai quali ho partecipato.
Il mio senso pratico e la mia concretezza nell'affrontare le cose mi ha comunque riportato subito su un piano di realtà concludendo che questo è un bellissimo gioco, che permette a ognuno di noi di esprimere la propria creatività e fare felice qualcuno.
Ora bando alle riflessioni troppo serie e pensiamo al Cenone di Fine Anno.
In casa è tutto pressoché pronto: dei familiari invitati purtroppo solo la metà sarà presente causa influenza più o meno grave.
 Il menu della serata è all'insegna della tradizione e punterà su una serie di finger food, la maggior parte dei quali già postati, il piatto forte della serata sarà invece la grigliata mista fatta dal "Re della Griglia" , ovvero il marito.
Per Fine Anno non ho fatto nessun dolce perché  siamo stati sommersi da una varietà infinita di leccornie: non mancano comunque il Pandoro ( giuro il prossimo anno proverò a farlo in casa), il Panforte, i Ricciarelle, il Torrene ed una varietà di frutta secca veramente stratosferica.
Ma ecco di seguito quello che ho già preparato e ciò che preparerò domani.

Finger Food

Crosini toscani con fegatini qui
Crostini toscani con funghi porcini qui
Insalata russa
Torta di cipolle qui
Torta di carciofi qui
Tartine con salmone affumicato
Salumi vari de " Poggetto carni" qui
Pizzette

Grigliata mista con qui:

Bistecca di manzo
Salsicce
Bistecca di maiale
Costine di agnello
Rosticciana

Contorno di :
Patatine e cime di rape

Dolci
Pandoro
Ricciarelli
Panforte
Torrone
Frutta secca


Spero di potere postare già  il  2 gennaio le pche ricette mancanti ma sotrattutto le foto.
Arrivederci
all'Anno Nuovo
e
ancora Buon 2011



martedì 28 dicembre 2010

Premio

venerdì 17 dicembre 2010 ho ricevuto un premio! che è stato più che gradito. Il mondo dei blog ha creato un'amicizia!!!!
Ringrazio Iaia di " Iaia in cucina con semplicità" e mi scuso con lei per non averlo fatto prima oltre che non avere postato il premio e non averlo ancora inviato ad altri: il Natale alle porte e le mille cose da fare mi hanno fatto trascurare il blog. Cercherò di riparare al più presto.






Queste sono le indicazioni quando si riceve il premio:

1) Ringraziare coloro che ci hanno premiato. -

2) Scrivere un post per il premio -

3) Passarlo a 12 blog che riteniamo meritevoli -

4) Inserire il collegamento di ciascuno dei blog che abbiamo scelto -

5) Dirlo ai premiati -

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Ed ecco i blog amici scelti da me:

  1. http://profumiecolori.blogspot.com/
  2. http://monpetitbistrot.blogspot.com/
  3. http://atavolacheepronto.blogspot.com/
  4. http://auxdelicesdesgourmets.blogspot.com/
  5. http://gattoghiotto.blogspot.com/
  6. http://ioportoildolce.blogspot.com/
  7. http://massaiacanterina.blogspot.com/
  8. http://chicchedichicca.blogspot.com/
  9. http://www.melagranata.it/index.php?option=com_content&view=frontpage
  10. http://larennaincucina.blogspot.com/
  11. http://lorybbistrot.blogspot.com/
  12. http://www.undejeunerdesoleil.com/

lunedì 27 dicembre 2010

Cantuccini o biscotti di Prato

Come è inevitabile, per chi ama  cucinare ed ha un blog di cucina, viene naturale ad ogni ricorrenza fare dono dei propri prodotti siano essi dolci o salati.
Per il Natale, appena trascorso, ho pensato di ringraziare chi collabora con me, con un piccolo dono: cosa c'é di meglio se non coniugare il piacere di cucinare  preparando  una ricetta tipica toscana, assai apprezzata a Prato, città in cui svolgo la mia attività lavorativa.
Come avrete capito si tratta dei Cantuccini o Biscotti di Prato
I Cantuccini o cantucci, chiamati anche Biscotti di Prato , sono uno dei maggiori vanti dolciari della Toscana. Sono biscotti secchi ottenuti tagliando a fette il filoncino di pasta ancora caldo.
La prima ricetta documentata di questo dolce vecchio di secoli è un manoscritto, conservato nell'archivio di stato di Prato, di Amadio Baldanzi, un erudito pratese del XVIII secolo. In questo documento i biscotti vengono detti alla genovese.
La ricetta fu poi ripresa, tra gli altri, dal pasticciere Antonio Mattei ( detto Mattonella) qui nel XIX secolo, che li portò all'esposizione universale di Parigi del 1867, vincendo una menzione speciale.
Ardengo Soffici, uno dei massimi esponenti del Futurismo, che ha vissuto sino alla sua morte a Poggio a Caiano (PO) descrive i "Cantuccini" in questo modo "....per non imbrogliarsi mettevano in tavola il rituale vassoio di latta a fiorami, sopravi la bottiglia del Marsala o del Vinsanto e i bicchieri per tutti, e il solito piatto di biscottini di Mattonella, che erano la famosa specialità pratese...".
L'impasto è composto da farina, zucchero, uova, mandorle, burro . Le mandorle non vengono né tostate né spellate.
Come dessert, vengono solitamente abbinati ad una bottiglia di vin santo toscano.
Il vin santo (o vinsanto) è un tipo di vino da dessert. Questo vino tradizionale toscano ed umbro è fatto con uva di tipo Trebbiano e Malvasia. Spesso si tratta di un vino dolce. Può essere anche prodotto con uve Sangiovese e in questo caso si parla di vinsanto occhio di pernice.

Ci sono varie teorie sull'origine di questo nome.
Una versione da Siena parla di un frate francescano che nel 1348 curava le vittime della peste con un vino che era comunemente usato dai confratelli per celebrare messa; subito si diffuse la convinzione che tale vino avesse proprietà miracolose, portandogli l'epiteto santo.
Un'altra versione viene da Firenze: durante il Concilio di Firenze del 1439, il metropolita greco Giovanni Bessarione proclamò, mentre stava bevendo il vin pretto: "Questo è il vino di Xantos!", forse riferendosi ad un certo vino passito greco (un vino fatto con uva sultanina pressata) di Santorini. I suoi commensali, che avevano confuso la parola "Xantos" con 'santos', credettero che egli avesse scoperto nel vino qualità degne di essere definite "sante". In ogni caso, da quel momento il vin pretto fu chiamato Vin Santo. Una variante della storia narra che egli abbia usato la parola Xanthos (in greco ξάνθος significa giallo) mentre parlava del vino.
La origine meno romantica ma probabilmente più verosimile è l'associazione di questo vino con il suo uso comune durante la messa.
Tradizionalmente il Vinsanto veniva prodotto raccogliendo i migliori grappoli (vendemmia "per scelti") e quindi appassendoli in modo deciso coricandoli su stuoie o appendendoli a ganci (tradizionalmente le uve venivano stuoiate o appese in periodi di luna calante, o dura, con la convinzione di evitare così che marcissero). Ad appassimento avvenuto le uve venivano pigiate ed il mosto (con o senza vinacce dipendendo dalla tradizione seguita) veniva trasferito in caratelli di legni vari e di dimensione variabile (in genere tra 15 e 50 litri) da cui era stato appena tolto il vinsanto delle produzione precedente. Durante questa operazione si prendeva cura che la feccia della passata produzione non uscisse dal caratello in quanto la si credeva responsabile della buona riuscita del vinsanto stesso, tanto da chiamarla madre del vinsanto. I caratelli erano sigillati ed in genere dislocati nella soffitta delle villa padronale o comunque in un sottotetto in quanto si riteneva che le forti escursioni termiche estate-inverno giovassero alla fermentazione e/o ai sentori del vino. Generalmente si riteneva che tre anni di fermentazione/invecchiamento fossero sufficienti per la produzione di un buon vinsanto anche se alcuni produttori lo invecchiavano (e lo invecchiano tuttora) per più di dieci anni.





300 gr di farina ( 30% di frumina 70 % farina di grano tenero 0)
200 gr di zucchero
un po' di burro
100 gr di mandorle non spellate
sale 1/2 bustina di lievito per dolci
3 uova ( 2 rossi +1 intero)

  • fondere il burro,


  • unire le uova alla zucchero amalgamendole bene,
  • aggiungere il burro fuso,


  • la farina, un pizzico di sale e il lievito,


  • unire infine le mandorle,


  • dividere l'impasto  e formare dei filoncini lunghi e non molto spessi,
  • adagiarli sulla placca del forno precedentemente ricoperta di carta da forno,

    
    
  • cuocere in forno, preriscaldato a 180° , per circa 30 minuti,
  • togliare dal forno i biscotti, tagliarli ancora caldi dello spessore desiderato,

  • Servire accompagnati da vino liquoroso preferibilmente vinsanto.






con questa ricetta partecipo al contest "Biscotto impacchettato.....successo assicurato" 
de " La cucina di Chiara"


con questa ricetta partecipo al contest " La Toscana nel Piatto" di " Pan di ramerino"


domenica 26 dicembre 2010

Buon Natale

Lo so, siamo al 26 dicembre ed il Natale é passato da oltre un giorno, quindi sono terribilmente in ritardo per fare gli auguri  at utti voi che siete stati così carini da pensare a me con i vostri messaggi.
 Come è possibile vedere , il mio ulitmo post é stato pubblicato il 20 dicembre e questo la dice  lunga sul poco tempo che ho avuto negli ultimi giorni. Cercherò di rimediare a questa mia mancanza postando domani alcune cose fatte e che mi hanno pertanto tenuta molto occupata oltre a tutti gli impegni lavorativi a i quali assovere prima di un periodo di ferie.
La causa della mia latitanza inoltre è dovuta al fatto che ho strascorso il Natale con tutta la famiglia dai parenti in quel di Genova e questo non mi ha dato l'opportunità di scrivere: vi dico comunque che recupererò il tempo perduta erudendvi su quello che ho intenzione di preparare  per fine anno che festeggerò a casa mia con un bel po' di persone.
Dimenticavo : quest'anno deve essere stata particolarmente buona perché Babbo Natale mi ha regalato il tanto desiderato robot da cucina Kenvvod, penso che con lui farò grandi cose.

domenica 19 dicembre 2010

Semplice…….mente perfetta!





Avviso a tutti i blogger


Il 19 dicembre 2010 scade il mio contest: considerato che per tutti noi questo è un periodo dell'anno molto impegnativo, ho deciso di prorogare la prima parte sino al 31 gennaio 2011.
Per quanto riguarda la seconda parte, vale a dire la sperimentazione dei giurati, vi comunicherò in un secondo momento le date.

Aiuto!!!!

Sono a corto di giurati, intervenite in grande numero.

Grazie a tutti.

domenica 12 dicembre 2010

filetto di maiale con funghi

Ieri mi sono avventurata nella mia macelleria di fiducia e come sempre ne sono uscita con una gran quantità di carne perché questo negozio è un vero luogo delle delizie. La "Ciaccia" di Sivano ( il mitico macellaio della "Macelleria Pggetto")  é insuperabile, per non parlare dei suoi insaccati , in particolare la Finocchiona, il più classico dei salumi toscani.
Tra i numerosi tagli di carne esposti  mi  sono fatta tentare tra l'altro da un bel filetto di maiale che ho preparato sperimentando una ricetta per me nuova.

per 4 persone

600 gr  di filetto di maiale
4 chiodi di garofano
1 mazzetto di salvia e rosmarino
1 spicchio d'aglio
30 gr di funghi secchi
1bicchierino di cognac
1 cucchiaio di latte
4 cucchiai di olio di oliva
sale pepe q.b.



  • fare ammorbidire i funghi in acqua calda per circa 20 minuti,
  • scaldare l'olio con il  mazzetto di salvia e rosmarino, lo spicchio d'aglio e i chiodi di garofano,
  • rosolare il filetto di maiale, salare e pepare  e quando sarà ben rosolato aggiungere 1/2 bicchiere di acqua,

  • quando la carne sarà dorata ed il sughetto di cottura addensato aggiungere i funghi ben strizzati, il cucchiaio di latte ed il cognac,



  • continuare a cuocere per circa 30 minuti,
  • tagliare il filetto ed irrorare con il sughetto ed i funghi.






con questa ricetta partecipo a  "Ammodomio 2011" per il calendario 2011

mercoledì 8 dicembre 2010

I  biscotti  di Natale

Alla fine ho ceduto: da oltre dieci giorni la maggior parte dei blog é innondata di post dove ognuno cerca di dare il meglio di sé per pubblicare ricette di biscottini riccamente decorati e con le più belle immogini del Natale.
"No, non pubblicherò mai questo tipo di biscotti, perché nel mio blog voglio solo confrontarmi con ricette poco banali......!!!!"  e invece questa mattina ho ceduta alla tentazione: le provocazioni e le tentazioni sono troppe.
Il risultato finale dei miei biscotti non è eccezionale dal punto di vista dei decori, ma la pasta frolla, aromatizzata al limone, arancia e cannella, non è niente male.

per la pasta frolla

250 gr farina ( 75 gr di frumina 175 gr di farina grano tenero 00)
120 gr di burro
120 gr di zucchero
2 tuorli d'uovo
1 cucchiaio di Marsala
scorza grattugiata di limone e di arancia
cannella in polvere q.b.
un pizzico di sale

per la glassa ( ricetta presa da qui )
1 albume d'uovo
250 gr di zucchero a velo 

  • disporre a fontana la farina, al centro porre il burro tagliato a pezzetti, lo zucchero, i tuorli , il pizzico di sale ed il cucchiaio di Marsala,
  • lavorare il tutto velocemente con la punta delle dita,
  •  avvolgere la pasta nella pellicola trasparente,
  • porre in frigorifero per 30 minuti circa,
  • dividere la pasta in tre parti e aggiungere ad ognuna di esse rispettivamente la buccia di limone, di arancia e la cannella in polvere,
  • stendere la pasta allo spessore di 3 mm circa,
  • tagliare con degli stampi a piacere,
  • cuocere in forno preriscaldato a 180° per circa 15 minuti,
  • quando i biscotti sono raffredati decorare con la glassa, precedentemente preparata montando ben fermo l'albume con lo zucchero a velo.








domenica 5 dicembre 2010

tagliolini con salmone affumicato

Il salmone affumicato è senz'altro uno dei cibi che non può mancare sulla tavola delle "Feste" e per "Feste" si intende naturalmente quelle natalizie.
Due giorni fa ho postato le quiches con il salmone, oggi vi propongo uno dei piatti più classici, "I tagliolini con il salmone affumicato".

per 4 persone

250 gr di tagliolini all'uovo
3/4 cucchiai di passata di pomodoro
100gr di salmone affumicato
100 ml di panna da cucinare
( in alternativa formaggio caprino fresco )
poco latte
prezzemolo
sale e pepe q.b.

  • fare scaldare la polpa di pomodoro,
  • quando comincia a sobbollire aggiungere il salmone tagliato a pezzettini,


  • tenere in caldo evitando che continui a sobbollire,
  • poco prima di aggiungere i tagliolini, precedentemente cotti al dente in abbondante acqua salata,


  •  aggiungere la panna, oppure il formaggio caprino, diluendo con il po' di latte ,
  • servire spolverando con prezzemolo tritato.



con questa ricetta partecipo al contest
" Christmas finger food " di " Melagranata "




 anche al contest
" Contest - controcorrente" di " La renna in cucina"





sabato 4 dicembre 2010

torta di nocciole e pere

L'unione del gusto della frutta con quello delle nocciole rende questa semplice torta veramente particolare.

250 gr di farina ( 75 gr di frumina 175 gr di farina grano tenero 00)200 gr di burro
125 gr di zucchero
100 gr di nocciole 3 uova
1 pera ben matura
1 cucchiaio di brendy
1 bustina di lievito per dolci
1 bustina di vanilina

  • sbattere le uova con la frusta,
  • aggiungere lo zucchero ed il burro fuso,
  • amalgamare la farina con il lievito,
  • sbucciare la pere e tagliarla a spicchi con i quali ricoprire il fondo di uno stampo da  plum cake,
  • coprire le pere con circa un terzo del composto,
  • aggiungere ad un altro terzo le nocciole tritate  ed il brendy,
  • infine stendere il restante composto,
  • cuocere in forno a 180° per circa 45°.







con questa ricetta partecipo al contest " Nocciolando"  di " Una stella tra i fornelli"


venerdì 3 dicembre 2010

mini quiche con zucchine e salmome

L'abbinamento delle zucchine, che devono essere chiare perché più delicate, con il gusto deciso del salmone affumicato, rendono queste quiche particolarmente gustose. Il piatto può essere servito come secondo oppure preparato in piccole dosi per un antipasto o finger food.

dose per 8 stampi da 6 cm di diametro

1 confezione di pasta sfoglia
400 gr di zucchine chiare
100 gr di salmone affumicato
3 uova
100 ml di panna da cucinare
una manciata di parmigiano
sale e pepe q.b.
  • mondare,
  •  tagliare a julliene le zucchine,
  • taglaire a listelle il salmone affumicato,
  • sbattere le uova con la panna ed il parmigiano,
  • aggiungere le zucchine ed il salmone,
  • stendere al parsta sfoglia,
  • foderare degli stampi monoporzione,
  • versare il composto,
  • infornare a 180° per circa 45 minuti.,
  • servire tiepide.






con questa ricetta partecipo al contest
" Christmas finger food " di " Melagranata "


e anche  al contest " Controcorrente.. il salmone"  di " Una renna in cucina"