martedì 25 giugno 2013

Croxetti da "Se vuoi fare il figo usa lo scalogno" di Carlo Cracco

"Se vuoi fare il figo usa lo scalogno" ultima fatica di Carlo Cracco   e una confezione di Croxetti che cosa hanno in comune? Intanto sono due graditi regali ricevuti per il mio ultimo compleanno e poi il testo dello chef contiene proprio la ricetta per condire questa pasta nel modo più classico 
Per chi non lo sapesse i corzetti o croxetti oppure anche corsetti sono infatti una pasta tipica della cucina ligure.
In particolare i corzétti stanpæ o corzetti del Levante sono così denominati perché la decorazione di questi piccoli cerchi di pasta a forma di medaglione è ottenuta mediante uno stampino in legno che decora la pasta in modo da "prepararla" ad accogliere meglio il condimento. In alcune botteghe artigianali del centro storico genovese si trova ancora chi fabbrica questi stampi così utili per preparare questa pasta tipica.
I corzetti stampati (“cruxetti“) compaiano nel medioevo e nell'epoca rinascimentale: le famiglie nobili del tempo pare ordinassero ai loro cuochi di realizzare un tipo di pasta che riportasse il proprio stemma, tutto ciò con lo scopo di rammentare ai commensali l’importanza della loro famiglia e per riaffermare il proprio dominio sul territorio. Le incisioni erano solitamente differenti sulle due parti. Il nome deriva dall'immagine stilizzata di una piccola croce, una crocetta (“cruxetta“) con la quale veniva originariamente decorato un lato di questi medaglioni, da qui il nome “cruxettu“. Nel levante ligure, con la parola “corzetto“ s’intende sia lo stampo di legno che la pasta così incisa.

ingredienti per 4 persone

400 gr di corxetti
300 gr di gherigli di noce
200 gr di olio EVO ligure
60 gr di parmigiano
1 spicchio d'aglio
1 rametto di maggiorana 
sale grosso q.b.


  • mettere nel mixer l'olio ligure ( indicato per la sua delicatezza), lo spicchio d'aglio pelato e senz'anima, le noci con la loro pellicola e leggermente tostate in forno a 180° per pochi minuti, il sale grosso e le foglie della maggiorana,

  • iniziare e frullare e quindi aggiungere il formaggio,
  • continuare a frullare sino a quando si formerà una salsa simile alla marmellata, dove le noci si sentono sotto i denti,
  • cuocere i croxetti in abbondante acqua salata e condire con la salsa a crudo.


martedì 11 giugno 2013

Pomodori confit

 Il termine "confit" deriva dal verbo francese "confire" e significa   "preservare" ed è un modo per preparare alcuni tipi di verdure e frutta, in particolare  pomodori che prevedono una cottura prolungata, a fuoco basso, con zucchero e sale.
I pomodori confit sono pertanto dei deliziosi e saporiti pomodorini caramellati che vengono preparati cospargendoli di zucchero, sale, pepe, olio e aromi (basilico, origano e aglio) e cotti a lungo in forno basso, finché non appassiscono senza però seccare. 
Il loro utilizzo è il più variegato: sono ottimo su una fetta di pane con un olio EVO di sapore deciso, sulla pizza oppure per condire un buon piatto di pasta.
Tale preparazione esalta al massimo il sapore del pomodoro maturo e le erbe aromatiche lo rendono particolarmente sapido: i pomodori migliori da utilizzare sono senz'altro i ciliegini siano essi Pachino, datterini oppure Piccadily .


pomodorini  ben maturi
basilico
origano fresco
aglio
sale
pepe q.b.
zucchero
olio EVO
  • tagliare i pomodorini, privarli dei semi e lavarli,
  • asciugare i pomodorini,
  • fare un trito con basilico, origano e aglio al quel sarà aggiunto il sale, lo zucchero (per 500 gr di pomodorini circa due cucchiai) e pepe macinato,
  • foderare una teglia con carta forno, disporre i pomodorini con la polpa verso l'alto,
  • cospargere con il trito condito e versare un goccio d'olio,
  • infornare nel forno preriscaldato a 100°/120°, fare cuocere per circa due ore,
  • la cottura è completata quando i pomodorini  risulteranno appassiti, morbidi e leggermente asciutti.

lunedì 10 giugno 2013

Show cooking con i finger food di Aurelia

Domenica 9 giugno 2013 appuntamento presso Florenzi casa con l'amica food bloger Aurelia che con perizia, discrezione e tanto amore per ciò che stava facendo, ha introdotto nel mondo dei finger food un buon numero di persone presenti, suscitando l'interesse anche dei bambini che seguivano affascinati ogni suo gesto. 



Chi conosce Aurelia ed il suo blog sa che riesce a coniugare la tradizione (e che tradizione quella toscana) con tante idee nuove come queste delizie, facili nell'esecuzione ma veramente squisite.


Non conoscevo di persona Aurelia ma la frequentazione sul web a fatto sì che mi riconoscesse immediatamente e questo mi ha fatto veramente piacere.


Devo dire che un po' di emozione traspariva, ma poco per volta anche questa è andata a "scemare" e alla fine abbiamo passato tutti un piacevole pomeriggio.
Dimenticavo....le ricette "Pomodori e olive in crosta" e "Cestini con mele e Brie" entrambi veramente sfiziosi.



domenica 2 giugno 2013

Trenette alla bottarga

Da un mese non posto più per motivi familiari che mi hanno  tenuta occupata e che per fortuna si sono risolti positivamente. 

La bella stagione che tarda ad arrivare ed il cielo perennemente grigio non invogliano certo a preparare piatti freschi e stuzzicanti, ma da due giorni dalle mie parti è apparso finalmente il sole, anche se le temperature non sono certo quelle di un inizio giugno e allora ne ho approfittato per preparare delle trenette con la bottarga di muggine, acquistata nello stende della Sardegna nell'ultima edizione della Mostra Internazionale dell'Artigianato che si è svolta a Firenze dal 20 al 28 aprile scorsi. 
La bottarga viene ricavata dalle uova di tonno rosso o di muggine. I due prodotti differiscono sia nel colore che nel gusto (più deciso quella di tonno).
In Italia la bottarga di muggine, o cefalo, viene prodotta principalmente in Sardegna, sono famose quelle di Cagliari, Tortolì,
Sant'Antioco e in particolar modo quella proveniente dallo Stagno di Cabras
La bottarga di tonno ha un colore che varia dal rosa chiaro a quello scuro, mentre quella di muggine ha un colore ambrato. Anche le pezzature variano: le baffe di un tonno di oltre 100 chili possono raggiungere il chilo di peso, mentre non supera i 400 grammi quella di muggine.La bottarga viene prodotta dalla sacca ovarica, detta gonade, estratta dal pesce femmina senza romperla, viene lavata per eliminarne le impurità e poi sottoposta a salatura (ricoperta con sale marino, avendone cura di rivoltare quotidianamente le sacche e di sostituire periodicamente il sale), pressatura e stagionatura. 
È un alimento apprezzato per il suo alto tenore di proteine.

La ricetta della pasta con la bottarga va da sé che è estremamente semplice e pertanto necessita di ottimi ingredienti e di una cottura al dente della pasta oltre che dell'equilibrio nel gusto, per evitare che il sapore penetrante delle uova, sottoposte a salatura prendano il sopravvento. Per questo  motivo non è possibile definire quanta bottarga vada messa, sia perché deve rispecchiare il gusto personale sia perché possono esserci delle variazioni sulla sapidità  del singolo prodotto.


per 4 persone

250 gr di trenette
8 cucchiai di olio evo ligure
2 spicchi d'aglio
bottarga
sale 
acqua per la cottura della pasta
  • mentre cuoce la pasta in abbondante acqua salata,fare insaporire l'olio con due spicchi d'aglio,
  • scolare la pasta almeno tre  minuti prima del tempo di cottura riportato sulla confezione, avendo cura di tenere  due mestoli di acqua di cottura,
  • aggiungere l'acqua di cottura all'olio e risottare la pasta,
  • quanto l'acqua sarà quasi del tutto assorbita dalla pasta spegnere il fuoco e aggiungere una generosa grattata di bottarga.