giovedì 31 marzo 2011

stufato di manzo all'irlandese con la Giunness

Metti insieme il blog " Jils' kichen" , un ottimo spezzatino della mia macelleria preferita qui, la figlia reduce da un viaggio lampo a Dublino, il tutto coinciso con  la settimana in cui si è festeggiato S. Patrizio.
La somma di questi elementi non  poteva fare altro che  indurmi a sperimentare un piatto irlandese, ovvero lo  "stufato con la Guinness". Il risultato è stato quello di una pietanza  non certo leggero, ma molto saporita, con quel piacevole retrogusto amarognolo della birra.
Dimenticavo, la figlia che non sapeva che lo avrei preparato, quando lo ha assaggiato ha solennemente dichiarato "..ma è uguale a quello che ho mangiato una sera a Dublino!", rimane in dubbio : avrà detto la verità o avrà voluto fare un complimento alla mamma? Provare per avere una risposta certa.
Grazie comunque a Giulia per la sua ricetta che ho seguito scrupolosamente, omettendo però il timo ed il pepe di cayenna perché  sprovvista.


1 cipolla rossa
3 cucchiai di olio di oliva
2 cucchiai di farina
800 gr di manzo a cubetti
4 carote medie
1 costa di sedano
400 gr di patate
1 foglia di alloro
1 rametto di rosmarino
250 ml di Guinness draught
500 nl di brodo vegetale
sale e pepe macinato al momento q.b.
  • affettare la cipolla e lasciarla stufare con l'olio, aggiungendo un po' d'acqua perché non scurisca,
  • ungere i pezzi di carne e passarli nella farina insaporita con il sale ed il pepe,

  • rimuovere dalla carne la farina in eccesso e metterla nella pentola con la cipolla,
  • aggiungere, se necassario, ancora un po' di olio e fare rosolare su ogni lato,
  • versare la birra e lasciare ritirare per circa 5 minuti,

  • a questo punto aggiungere le carote ed il sedano tagliati a rondelle, le patate a cubetti, la foglia di alloro ed il rosmarino,
  • coprire con il brodo vegetale e cuocere per circa un'ora e mezzo, a fuoco molto basso,
  • assaggiare, aggiustare di sale e di pepe e servire ben calda.



martedì 29 marzo 2011

torta di pere in scrigno di pasta brisée

In questa semplice torta , scovata per caso nei famisi fogli e foglietti infilati nei vari libri di cucina ( in questo caso si tratta di in foglio staccato da una rivista femminile), il gusto della pera è esaltato dalla base di pasta brisée.
La pasta brisée è una delle paste base della cucina classica francese: ha un gusto neutro, tuttavia è possibile darle un gusto dolce aggiungendo zucchero o darle alcuni aromi specifici, ad esempio aggiungendo cacao amaro.
Questo tipo di pasta è estremamente friabile ed assume un colore giallo meno intenso della pasta frolla, dal momento che non contiene uova.
Si chiama brisée perché si impasta prima la materia grassa (burro) con la farina nella quantità sufficiente ad ottenere un impasto di pezzettini staccati l'uno dall'altro; poi si aggiunge la quantità di acqua ben fredda necessaria per ottenere una pasta omogenea. Ne caso in cui la pasta viene usata per un torta dolce si aggiunge lo zucchero.


per una teglia da crostata di 30 cm di diametro


pasta brisé
300 gr di farina
100 gr di burro
70 ml di acqua
2 cucchiaini di zucchero a velo
1/2 cucchiani  di sale
  • mettere nella spianatoia la farina,
  • aggiungere il burro freddo a pezzetti , lo zucchero e il sale,
  • impastare velocemente sino ad ottenere un impasto sabbioso,
  • a questo punto aggiugere poco per volta l'acqua e impastare sino ad ottenere un composto omogeneo,
  • avvolgere in carta da forno e porre in frigorifero per almeno un'ora.
farcia
3 pere mature
2 uova intere più 1 tuorlo
150 gr di zucchero
40 gr di panna da cucina

  • sbucciare le pere, eliminare il torsole, ridurele a pezzetti e frullare,
  • amalgamare alla puré di pere le uova, lo zucchero e la panna,
  • imburrare ed infarinare una teglia da crostate,
  • stendere la pasta, bucherellarla con una forchetta ed infornare per 10 minuti in forno preriscaldato a 210°,
  • versare il composto di pere sul fondo della tortiera e cuocere per altri 20 minuti a 180°,
  • sfornare e servire ben fredda.







con questa ricetta partecipo a " Il contest a colori" di "Profumi e colori"



domenica 20 marzo 2011

le zeppole di S. Giuseppe

Con un giorno di ritardo posto le zeppole di S. Giueseppe.
Nei giorni passati c'è stato un gran dibattito nei vari blog di cucina sulle origini di questo dolce e se sia migliore la pasta fritta oppure cotta al forno.
Per me, di origine spezzina questi dolci, cotti al forno, ricordano la festa, che ancora oggi viene festeggiata per ben tre giorni, con una grande fiera con decine e decine di bancarelle lungo la via pricipale della città e lungo i viali  dei giardini, oltre che la possibiulità di visitare l'Arsenale Militare ed il Museo Navale qui .

pasta choux qui

crema pasticcera

50 gr di frumina
100 gr di zucchero
500ml di latte
4 tuorli d'uovo
la scorza grattugiata di un limone

amarene sciroppate
zucchero a velo

  • sbattere con la frusta le uova,
  • aggiungere lo zucchero e la frumina setacciata,
  • quando si sarà formato un composto cremoso aggiungere, a filo, il latte freddo e la scorza del limone,
  • porre sul fuoco, a temperatura media , portare ad ebbollizione girando con un cucchiaio per evitare che si formino grumi e che la crema si attacchi al fondo.
 Preparazione zeppole
  • porre la pasta choux un una tasca da pasticcere con la bocchetta a stella,
  • foderare una teglia con carta da forno,
  • iniziando dal centro, formare un disco di pasta di circa 5 cm di diametro,

  •  sovrapporre un anello di pasta come per formare una scodellina,

  • cuocere in forno, preriscaldata a 220°, per circa 20 ninuti,

  • porre la crema in una tasca da pasticcere sempre con la bocchetta stella, farcire le zeppole non più calde,

  • guarnire con un'amarena sciroppata e una spolverara di zucchero a velo.





mercoledì 16 marzo 2011

filetto di maiale con salsa di cipolle

Alcune sere fa avevo voglia di qualcosa di diverso per una cena in famiglia. Come al solito mi è venuto in aiuto il macellaio, che per fortuna  ha il negozio a pochi passi da casa, oltre che il solito archivio di ricette, non proprio elettronico, leggi fogli, foglietti, appunti, libri e libricini vari.  Ne è scaturito un filetto di maiale alle cipolle ( la ricetta originale è con cipollotti novelli)  con spinacci niente male. Quando poi ho visto "il contest  dei colori" di "Profumi & sapori" non ho avuto dubbi: dovevo partecipare nella categoria BIANCO visto che è citato espressamente che la cipolla appartiene a questo gruppo.


600 gr di filetto di maiale
400 gr di cipolle bianche
4 cucchiai di olio di oliva
3 cucchiai di latte
1 dl di vini bianco
2 cucchiai di aceto di vino bianco
700 gr di spinaci
1 spicchio d'aglio
sale e pepe q.b.
  • pulire il filetto delle parti grasse e ricavarne dei medaglioni alti circa 2 cm,
  • pulire le cipolle, tagliarle a fette e metterle ad appassire in una padella con un cucchiaio d'olio,
  • sfumare con l'aceto, aggiungere mezzo bicchiere d'acqua e lasciare cuocere per circa 20 minuti, facendo evaporare il liquido,


  • frullare la composta di cipolle, raccoglierla in un tegamino, unire il latte, salare pepare e fare sobbollire fino ad ottenere un composto morbido,
  • rosolare i medaglioni di filetto in una padella con l'aglio e l'olio rimasto, sfumare con il vino, salare pepare e cuocere per 15 minuti,


  • servire il filetto con la salsa di cipolle ben calda, su un letto di spinaci rosolati con olio e uno spicchio d'aglio.



con questa ricetta partecipo a " Il contest a colori"  di "Profumi e colori"


lunedì 14 marzo 2011

Appello !!!!!!!

A che punto siete giurate del contest
" Semplice....mente  perfetta" ?
non ho più avuto notizie,
meritate una tiratina di orecchie:
niente valutazione....niente regali.
I concorenti stanno aspettando il Vostro responso e il 19 aprile è dietro l'angolo.

venerdì 11 marzo 2011

coda di rospo o rana pescatrice in umido

Una ricetta veloce veloce, quasi inventata per rendere saporita la coda di rospo e rana pescatrice ,per una cena un po' diversa ed accontare tutti.


per quattro persone


800 gr di rana pescatrice o coda di rospo
300 gr di pomodorini
1 spicchio di aglio
1 scalogno
prezzemolo
4 chucchiai di olio di oliva
vino bianco
sale, pepe nero e pepe bianco q.b.

  • rosolare lo scalogno tagliato a fette sottili e l'aglio intero nell'olio ben caldo,
  • adagiare la coda di rospo tagliata a fette di circa 2 cm con una manciata di prezzemolo trittato e farla rosolare da entrambe le parti,
  • salare papare e aggiungere una spruzzata di vino bianco,


  • tagliare a metà i pomodorini, lavarli e privarli dei semi,
  • porli sopra il pesce, dopo che il vino sarà evaporato,

  • fare cuocere per circa 15/20 minuti e comunque sino a quando parte del liquido di cottura non si sarà ristretto.





lunedì 7 marzo 2011

8 Marzo

L' 8 marzo non è solo una data da festggiare ma anche da
ricordare.
Purtroppo non sono riuscita a prepare una torta per fare gli auguri a tutte le donne,
comunque

TANTI AUGURI A TUTTE NOI


domenica 6 marzo 2011

tagliolini in brodo

Si fa presto a dire bodo di carne, ma per prepararne uno veramente buono bisogna avere a disposizione, prima di ogni altra cosa, un macellaio di fiducia che conosca a fondo i tuoi gusti e che sappia darti la giusta scelta di tipi di carne. Ma la riuscita di un buon brodo dipende anche dalle verdure che lo insaporiscono, dal giusto tempo che lo si lascia sobbollire. Insomma preparare un buon brodo è un "atto d'amore e di pazienza", un po' come per  preparare un buon ragù : cose di una volta quando il tempo aveva un ritmo diverso dall'attuale. Ogni tanto mi piace preparare il brodo di carne, anche perché adoro il bollito. Oggi poi ho fatto la vera donna di casa perché nel brodo ho cotto dei tagliolini fatti con le mie mani.

per il bollito
1 kg circa di carne mista ( lingua, muscolo, coda, un osso bianco)
2 carote
1 cipolla piuttosto grossa
2 coste di sedano, possibilmente con le foglie,
1 cucchiaio di passata di pomodoro
sale q.b.
  • mettere  in una pentola con abbondate acqua le verdure e la carne,


  • portere ad ebolizione e quando inizierà a formarsi la classica schiuma bianca ( dovuta all'albumina della carne), toglierla con una schiumarola,



  • abbassare il gas e fare sobbollire per circa due ore,
  • aggiungere il sale grosse quasi alla fine della cottura per evitare che il brodo venga salato,
  • quando il brodo è pronto filtrarlo con un colino e cuocere i tagliolini per pochi minuti,
  • se si vuole il brodo completamente privo di grasso, basta farlo raffreddare in frigorifero e poi passarlo con un colino a maglie molto sottili in modo che la parte grassa venga trattenuta.
per i tagliolini qui tenendo conto che per quattro persone sono sufficienti 200gr di farina.






cenci di carnevale

..... come al solito, tutte le volte che si avvicina una ricorrenza non voglio postare le ricette classiche di tale periodo, ma poi , complice i vari blog, capitolo e finisce che mi sento in colpa se dò anch'io il mio contributo. E allora come non preparare il cenci, le chiacchiere, le bugie, insomma il più classico dei dolci di carnevale?

300 gr di farina
100 gr di zucchero
2 cucchiai di olio extravergine di oliva
la scorza di un arancia non trattato
0,50 dl di vin santo
2 uova
un pizzico di sale
olio per friggere
zucchero a velo
  • se non si possiede un' impastatrice, porre sulla spianatoia la farina,
  • disporre al centro tutti gli ingredienti : lo zucchero, il vin santo, il pizzico di sale, l'olio , la scorza grattugiata del'arancia e le uova intere,
  • lavorare il tutto con molta energia fino ad ottenere una pasta morbida ma compatta,
  • coprire la pasta  e fare riposare per 30 minuti,
  • trascorso tale tempo lavorare nuovamente la pasta per alcunu minuti,
  • stendere molto sottile ( meglio con la macchina della pasta),
  • tagliare, con la rotella dentata, a rombi,
  • friggere in abbondante olio caldo,
  • scolare e  cospargere con  zucchero a velo.




Brodo di carne



1 kg circa di carne mista ( lingua, muscolo, coda, un osso bianco)
2 carote
1 cipolla piuttosto grossa
2 coste di sedano, possibilmente con le foglie,
1 cucchiaio di passata di pomodoro
sale q.b.
  • mettere  in una pentola con abbondate acqua le verdure e la carne,




  • portere ad ebolizione e quando inizierà a formarsi la classica schiuma bianca ( dovuta all'albumina della carne), toglierla con una schiumarola,





  • abbassare il gas e fare sobbollire per circa due ore,
  • aggiungere il sale grosse quasi alla fine della cottura per evitare che il brodo venga salato,
  • quando il brodo è pronto filtrarlo con un colino,
  • se si vuole il brodo completamente privo di grasso, basta farlo raffreddare in frigorifero e poi passarlo con un colino a maglie molto sottili in modo che la parte grassa venga trattenuta.

martedì 1 marzo 2011