sabato 21 novembre 2015

Kouglof

Continua la pubblicazione di ricette della tradizione: questa volta ci trasferiamo in Alsazia, regione della Francia con una storia e una cultura assai complessa. Un viaggio fatto alcuni anni fa mi ha fatto conoscere il kouglof, un dolce lievitato che racchiude tanti ingredienti che ci ricordano il Natale ma anche il nostro babà.



 per il lievitino

 10 g di lievito di birra
 50 g di acqua
 80 g di farina 00

 per l'impasto

 150 g di farina 00
 220 g di farina manitoba
 2 uova medie
 200 ml di latte
 100 g di zucchero
 150 g di burro morbido
 5 g sale
 1 arancia
 100 g di uvetta
 3 cucchiai di rum
 mandorle affettate


  • sciogliere il lievito in acqua tiepida, aggiungere la farina e lavorate fino ad ottenere un panetto morbido,

  • coprire con un la pellicola per alimenti e lasciate lievitare fino al raddoppio, 
  • nel frattempo sciacquare bene ed ammollare l'uvetta nel Rum aggiungendo,se necessario, un po’ d’acqua,
  • unire al lievitino quasi tutto il latte e lo zucchero, mescolare per sciogliere bene il tutto, 
  • aggiungere via via, alternando latte, farina, uova e la scorza d’arancia grattugiata,
  • impastare fino ad incordare bene i singoli ingredienti, unire il sale e, per ultimo, il burro morbido poco per volta,

  • sciacquare l’uvetta, asciugarla bene ed unirla all'impasto,
  • formare una palla, metterla in una ciotola e coprirla  con la pellicola,
  • lasciare lievitare per 3 ore o comunque fino al raddoppio,

  • capovolgere l’impasto sulla spianatoia leggermente infarinata e fare qualche piega per rafforzarlo,
  •  formare  un panetto rotondo, fare un buco nel mezzo e posizionarlo nell’apposito stampo imburrato e cosparso di mandorle affettate,

  • coprire e fare lievitare fin che arriva al bordo dello stampo,
  • infornare a 180° per 25-30  minuti,
  • sfornare e dopo 30 minuti circa togliere il dolce dallo stampo,
  • mettere a raffreddare su una gratella e cospargete con zucchero a velo.




venerdì 13 novembre 2015

Torta Panarello

Quando ho iniziato il mio blog volevo fare partecipe quanti mi avrebbero seguito di ciò che avevo imparato nel tempo,  soprattutto le ricette della tradizione che mi aveva trasmesso mia madre: la mia cucina era infatti  di tipo tradizionale,anche se mi è sempre piaciuto sperimentare e provare nuove ricette. 
Piano piano, seguendo altri blog, ho cercato di affinare l'aspetto estetico di quanto pubblicato, mi sono fatta intrigare da alcune mode, ma ora voglio ritornare alla tradizione, sia essa quella legata alla terra in cui sono nata sia quella di quanto assaggiato in giro per l'Europa.
Con questo post quindi inauguro una serie di proposte che fanno parte del mio bagaglio culturale. 
Quando Alessandra ha pubblicato su facebook la ricetta della torta Panarello,  la mia mente ha fatto un salto indietro nel passato ricordando le tante delizie della storica pasticceria (ma è riduttivo parlare di pasticceria) di Genova.
Riproduco fedelmente quanto pubblicato dalla brava Alessandra proprio perché la tradizione va sempre rispettata:l'idea poi di sostituire le mandorle con i confetti mi ha veramente stregata, al prossimo matrimonio o comunione proverò.



scatola inizio anni '60

6 mandorle sgusciate
4 uova intere
200 g di zucchero
150 g di burro
80 g di fecola 
80 g di farina
1 bustina di lievito
la punta di un cucchiaino di essenza di mandorle



  • tritare finemente le mandorle con lo zucchero,
  • sbattere le uova nel robot da cucina,
  • aggiungere lo zucchero con le mandorle,
  • quindo il burro lasciato ammorbidire a temperatura ambiente,
  • la farina,
  • la fecola,
  • il lievito e l'essenza di mandorle,
  • ungere una teglia con abbondante burro,
  • infornare a 180° per 30 muniti circa,
  • a termine cottura capovolgere la torta su un piatto,
  • formare la caratteristica rifinitura a scacchi con la lama (non dalla parte tagliente)di un coltello da dolci e cospargere di zucchero a velo.
N.B. il segreto di una buona riuscita del dolce è quello di usare il robot da cucina perché permette alla pasta di gonfiare meglio rispetto alla lavorazione a mano e di aggiungere gli ingredienti nell'ordine in cui sono segnati nella ricetta. 








domenica 11 ottobre 2015

Bagnet ross (salsa rubra)

La ricetta del bagnet ross (salsa rubra), salsa a base di pomodoro e peperoni dal cui colore prende il nome, è una ricetta tipica della cucina piemontese. Il bagnet ross viene servito insieme ad altre salse  per accompagnare il bollito misto,  piatto tipicamente piemontese.



6 pomodori  maturi
1 peperone rosso
1 carota
1 cipolla
2 spicchi d'aglio
50 gr circa di zucchero
1 peperoncino
aceto di vino q.b.
sale q.b.
3 cucchiai di olio extravergine di oliva 


  • pulire tutte le verdure,
  • ridurle a pezzetti e porle in una pentola,
  • aggiungere lo zucchero, tre cucchiai di aceto e una presa di sale
  • cuocere, a fuoco basso e con il coperchio semiaperto, avendo cura di mescolare il composto per evitare che si attacchi al fondo della pentola, 
  • ridurre il composto di due terzi e, nel caso in cui sia presente un accesso di liquido,alzare il fuoco e cuocere senza coperchio per alcuni minuti,
  • passare la salsa con il passa verdure, aggiustare eventualmente di sale e aceto.
  • N.B.: è importante non usare il frullatore ad immersione perché la salsa perderebbe il bel colore rosso vivo. 
 






sabato 5 settembre 2015

calamari impanati al forno

La mia assenza sul blog è veramente scandalosa, ma qualcosa è cambiato e finalmente potrò dedicarmi maggiormente a lui e soprattutto riprendere i contatti con gli amici food blogger. 
Quello che vi regalo oggi è un piatto di anelli di calamari impanati ma non fritti, anche se cucinati in quel sono sicuramente una squisitezza. Per renderli più leggeri, ma comunque molto saporiti, propongo questa variante al forno con una nota di limone. 
Se accompagniamo  i calamari     ad una ricca insalata, il piatto diventa sicuramente un secondo ma, se lo presentiamo insieme ad altri stuzzichini, è ottimo per un aperitivo o come antipasto: a voi la scelta, l'importante è gustarlo appena uscito dal forno.   
per quattro persone




600 gr di calamari
1 limone
1 spicchio d'aglio
prezzemolo
100 gr di pane grattugiato 
3 cucchiai di olio di oliva
sale q.b. 

  • pulire accuratamente i calamari, tagliare ad anelli la sacca e mantenere intatti i tentacoli,
  • preparare una marinata con il succo di limone,l'aglio tagliato a lamelle ed il sale,
  • fare marinare i calamari per almeno 10 minuti,
  • una volta marinati strizzarli, ma non eccessivamente,
  • passarli nel pane grattato nel quale saranno stati versati ed incorporati  tre cucchiai di olio di oliva,
  • stendere sulla leccarda  un foglio di carta da forno e disporre i calamari ben stesi,
  • cuocere, in forno statico preriscaldato a 200°, per una decina di minuti.




venerdì 8 maggio 2015

Trenette con fave e pecorino romano

Rieccomi tra di voi dopo una latitanza di quasi un mese. Il quinto compleanno del blog è passato sotto silenzio ma mi sono accorta  comunque che a quasi 500 persone piace la pagina facebook de  "La cucina di zia Simonetta": anche se il numero non è altissimo è comunque una grande soddisfazione. 
Chi mi conosce e mi segue sa che  non amo le ricette complicate ma la qualità delle materie prime, possibilmente a Km 0  oltre che i  piatti legati alla stagionalità: ecco perché, dopo avere ricevuto delle fave appena raccolte dall'orto della vicina, mi sono riaffiorate alla mente le trenette con le fave, condite con un buon olio extravergine, che cucinava mia madre. L'unica variazione alla ricetta originale è la sostituzione del formaggio parmigiano con il pecorino romano: d'altronde, cosa c'é di meglio di fave e pecorino? 



per quattro persone

250 gr di trenette
500 gr di fave
olio extravergine di oliva
pecorino romano
sale q.b.

  • portare ad ebollizione l'acqua e salare,
  • fare cuocere le fave sgranate per circa 10 minuti,
  • aggiungere la pasta e farla cuocere al dente,
  • scolare il tutto, condire con l'olio extravergine e aggiungere una generosa manciata di pecorino romano grattugiato al momento,
  • servire ben calda.



domenica 12 aprile 2015

Ciambella con granelli di nocciole

Una torta da credenza, veloce ma con il sapore fragrante delle nocciole: che altro dire, da gustare a colazione oppure con una fumante tazza di thé.


250 gr di farina (70% di farina 00, 30% di frumina )
150 gr di zucchero + due cucchiai
 130 ml latte
100gr burro + qualche fiocchetto
2 uova
1 bustina di lievito
limone
100 gr di nocciole
burro e farina per lo stampo
un pizzico di sale

 


  • fondere il burro a bagno maria,
  • montare le uova intere con lo zucchero, la buccia del limone, il pizzico di sale,
  • aggiungere il burro fuso, ma freddo,
  • unire, poco per volta, la farina alternandola con il latte, avendo cura di non formare grumi e per finire il lievito,
  • imburrare uno stampo e versare l'impasto,
  • tritare le nocciole con due cucchiai di zucchero,
  • cospargere il composto sulla superficie della torta e aggiungere qualche fiocchetto di burro,
  • mettere in forno a 180° già caldo e cuocere per 45 minuti circa,
  • quando la torta sarà tiepida toglierla dalla teglia e spolverarla con zucchero a velo.



venerdì 3 aprile 2015

venerdì 27 marzo 2015

Orata ai sapori mediterranei

Cibi sani, dietetici ma con tanto gusto: l'orata ai sapori mediterranei rispecchia tutte queste caratteristiche. La voglia di depurarsi, dopo l'inverno che induce a compiere "...molti peccati di gola...", ci fa apprezzare la carne del pesce senza però rinunciare al sapore deciso delle olive e dei capperi, ingredienti che la fanno da padroni nella cucina del sud e queste orate al forno ne sono una riprova.
per 4 persone

2 orate medie
350 gr di pomodori ciliegini
10 gr di olive taggiasche
1 cucchiaio di capperi sott'aceto
timo
2 spicchi d'aglio
prezzemolo
olio EVO ligure
sale e pepe q.b.


  • eviscerare il pesce e squamarlo,
  • introdurre nella pancia l'aglio, un rametto di timo, salare e pepare,
  • salare e pepare anche l'esterno del pesce,
  • lavare i pomodori e dividerli a metà,
  • irrorare il fondo di una teglia,
  • disporvi le due orate, i pomodori , i capperi, le olive, qualche rametto di timo e il prezzemolo tritato,



  • cuocere in forno a 200° per 25/30 minuti,
  • nel caso in cui i pomodori non siano ancora cotti, togliere il pesce e continuare la cottura per altri 10 minuti.


  

giovedì 12 marzo 2015

Vellutata di piselli e spinaci

Per una giornata di intenso lavoro e anche un po' frustrante non c'è di meglio che concederci qualcosa che ci coccoli. Per me non sempre il dolce è un comfort food, mentre una calda e profumata zuppa o una vellutata rappresenta un buon modo per "prendermi cura". Questa velluta a base di piselli e spinaci è un'anticipazione di primavera, con il suo intenso colore verde e la dolcezza dei dei due ingredienti.
per 4 persone


400 gr di spinaci in foglie
200 gr di piselli finissimi
1 cipolla grande
250 gr di patate
2 dl di latte
1 l di brodo vegetale qui
20 gr di burro
2 cucchiai di olio di oliva
sale pepe q.b.
4 fette di pane integrale
  • pulire le verdure, tagliare a fette le patate e la cipolla,
  • fare appassire la cipolla nel burro, quindi aggiungere le patate,
  • rosolare per alcuni minuti,
  • aggiungere i piselli, salare  e coprire con il brodo ben caldo,
  • cuocere per circa 20 minuti ed aggiungere eventualmente altro brodo,
  • intento fare cuocere, in una padella antiaderente con l'olio, le foglie di spinaci e salare, 
  • aggiungere gli spinaci ai restanti ingredienti e fare cuocere ancora per 5 minuti circa,

  • frullare con il mini pimer,
  • porre la vellutata ottenuta nuovamente sul fuoco, insaporire con un po' di pepe nero macinato al momento, aggiungere il latte caldo  e riportare a ebollizione,
  • servire con crostini si pane integrale.


domenica 8 marzo 2015

Lesso rifatto con le cipolle

La cucina degli avanzi e comunque la cucina impropriamente detta povera ci riserva dei piatti deliziosi. Tutti sappiamo che il bollito, se non viene consumato, rimane per giorni e giorni del frigorifero e , ben che vada, viene trasformato in polpette. Ma la cucina toscana ci tramanda una ricetta fantastica: il lesso rifatto con le cipolle. Il segreto di questo piatto è una cottura lenta, possibilmente in un recipiente di coccio. Non è possibile dare  il quantitativo degli ingredienti proprio perché si tratta di carne avanzata. Il quantitativo, di seguito proposto è per circa 500 gr di carne mista, dove comunque la fa da padrone il  muscolo.


500 gr di bollito
800 gr di cipolle bionde,
2 cucchiaio di passato di pomodoro,
3 cucchiai di olio di oliva
brodo di carne
sale e pepe q.b.
  • tagliare la cipolla molto fine,
  • farla appassire nell'olio e, se necessario, aggiungere un po' di acqua calda o ancora meglio del brodo di carne,
  • quindi aggiungere il passato di pomodoro e dopo alcuni minuti il lesso,
  • fare cuocere,a coperchio chiuso, per circa 40 minuti,
  • servire caldissimo. 



mercoledì 25 febbraio 2015

Muffin cioccolato e nocciole

Piccole golosità rubate alla cara amica Aurelia ma con una nota di personalità. Chi mi conosca sa che amo gironzolare per la rete e carpire le ricette delle amiche bloger, sempre comunque citando la fonte. Nella ricetta originale si parla di cupcake, io li ho trasformati in maffin,con l'aggiunta delle nocciole, ma l'impasto  rimane pressoché lo stesso. Per noi femminucce poi, l'uso dell'olio a posto del burro ci fa sentire a posto con la coscienza. 
per circa 16 muffin


220 g di farina 
  170 g di zucchero 
40 g di  cacao 
  75 ml di olio di semi
  1 bustina di lievito per dolci
1 cucchiaino di aceto bianco 
 1 pizzico di sale
 280 ml di acqua
100 gr di nocciole
zucchero a velo
  • tritare finemente le nocciole insieme alla zucchero, avendo l'accortezza di non usare troppo a lungo il robot da cucina, per evitare il surriscaldamento degli ingredienti e la conseguente produzione di olio essenziali,
  • dividere  gli ingredienti in due ciotole: quelli secchi da una parte, e quelli liquidi dall'altra, 
  • quindi unirli  e mescolarli,
  • mettere i pirottini di carta dentro uno stampo per muffin e versare  il composto, 
  • scaldare il forno a 180° e cuocere i muffin per circa 20-25 minuti, controllando la cottura, con uno stuzzicadenti che dovrà risultare pulito e asciutto,
  • sfornare, fare raffreddare e servire con una spolverata di zucchero a velo.





domenica 8 febbraio 2015

Torta soffice alle arance

Torta facile facile, all'intenso profumo di arance e con una nota di croccantezza dovuta allo zucchero di canna, da gustare con una fumante tazza di thé.  



200 g di farina 00

200 g di zucchero
100 g di burro
2 uova
2 arance
1 mela
scorza grattugiata di 1 limone
1 bustina di lievito per dolci
qualche cucchiaio di latte (se necessario)
3 cucchiai di zucchero di canna per lo stampo
zucchero a velo per spolverizzare q.b.

  • grattugiare la scorza di un’arancia e di un limone, 
  • sbucciare la mela, tagliarla a pezzettini, mettetela in una ciotola con la polpa di un'arancia sbucciata al vivo ,
  •  ricavare  delle fettine sottile, compresa la buccia, da un'altra arancia, 
  • prendere una teglia da 24 cm di diametro, cospargerla con tre cucchiai di zucchero di canna e disporre le fette di arance,
  •  in una ciotola lavorare il burro, sciolto a bagnomaria, con lo zucchero e quando è montato aggiungere le uova intere,
  • Continuando a sbattere aggiungere la farina setacciata con il lievito, 
  • se l’impasto dovesse risultare un po' duro aggiungere qualche cucchiaio di latte,
  • aggiungere ora i pezzettini di mela e di arancia, quindi la scorza grattugiata del limone e dell’arancia, amalgamateli al composto mescolando con una spatola, 
  • versare il composto nella teglia, livellare ed infornare in forno già caldo, a 180° per 30-40 minuti, 
  • sfornare la torta e lasciarla raffreddare alcuni muniti, quindi  capovolgerla su di un vassoio, 
  • una volta raffreddata  spolverizzarla di zucchero a velo.