domenica 8 maggio 2011

marmellata di kumquat o mandarini cinesi

La copiosa produzione di kumquat o mandarino cinese dell'albero dei miei cognati, che vivono in Liguria, ha costretto tutta la famiglia a prodigarsi nel loro smaltimento. Anche alla nostra famiglia è toccato il piacevole onere e quindi mi sono ritrovata a produrre quantità notevoli di marmellata, con avendo purtroppo tempo a sufficienza  anche per candire questo delizioso frutto.
Conoscevo già il kunquat, che a me piace chiamare mandarino cinese, ma non avevo notizie delle sue origini e della sua storia.
Questa pianta viene chiamata anche Fortunella ed è un piccolo albero da frutto sempreverde che si presenta in forma cespugliosa, con rami fitti e qualche volta piccole spine. Le foglie sono di un verde scuro intenso,  i fiori bianchi nascono singoli o in gruppo dalle gemme.
Il frutto del kumquat, che ha lo stesso nome della pianta, sembra una miniatura ovale e lunga dell'arancia, lungo 3-4 cm e largo 2-4 cm. A seconda della varietà la buccia si presenta dal giallo al rosso. Il frutto della Fortunella margarita è ovale e ha un aspetto giallo, il frutto della Fortunella japonica è rotondo con un colore arancio ( come nel caso di quella usata da me). Il frutto viene prodotto generalmente dal tardo novembre fino a febbraio.
Il kumquat è molto più resistente dell'arancio: la Fortunella margarita richiede estati calde, dai 25 °C ai 38 °C, ma può resistere a temperature molto basse fino ai -10 °C senza problemi.
Il kumquat è coltivato in Cina, Giappone, Europa (Corfù e Grecia) e nel sud degli Stati Uniti (Florida). In Italia, il kumquat cresce e fruttifica in Liguria, ecco perché la quantità industriale che ha invaso le nostre case.
Il kumquat è originario dalla Cina (in letteratura le prime descrizioni risalgono al XII secolo), ed è stato a lungo coltivato in Giappone.  Le prime piante di questo frutto furono introdotte in Europa nel 1846 da Robert Fortune, collezionista della London Horticultural Society. Originariamente furono classificate sotto il genere Citrus, e vennero poi spostate nel genere Fortunella nel 1915.
Il frutto è commestibile ed è usato per la preparazione di marmellate e canditi. La consistenza sottile e dal gusto delicato della buccia consente di mangiare il frutto senza sbucciarlo.



1000 gr di frutti di kumquat
800 di zucchero
200 di mele
acqua

  • tenere a bagno in abbondante acqua fredda i frutti per tre giorni, avendo cura di cambiarla due volte al giorno,
  • trascorso questo tempo aprire i frutti in due e togliere i semi,
  • tritare grossolanamente i frutti e le mele con il robot da cucina,
  • porre il tutto in una casseruola con lo zucchero,
  • portare ad ebolizione e quindi fare cuocere, a fuoco lento e avendo cura di mescolarlo, per circa 40 minuti,
  • riporre in vasi di vetro, chiudere ermeticamente e procedere con la sterilizzazione ne seguente modo:
avvolgere i vasi di vetro con degli strofinacci per evitare che si rompano durante l'ebbollizione,
porli in una pentola e coprirli completamente con acqua,
portarli ad ebolizione e fare sobbollire per circa 40 minuti,
aspettare che l'acqua raffeddi prima di togliere i vasi di vetro.



7 commenti:

  1. scusa zia simonetta .. ma chi ha vinto il tuo contest? controllo tutti i giorni .. me lo sono persa?

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  2. Chiedo ancora scusa ma non è ancora stato proclamato il vincitore del mio contest. Giuro, entro questa settimana verrà pubblicato il vincitoreo i vincitori. Portate tutti un po' di pazienza.

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  3. Che buona deve essere questa marmellata..davvero particolare...brava come sempre...bacioni e buona giornata!

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  4. Ciao Simonetta! Sai che non conosco questo frutto? Ho scoperto una cosa nuova :-) non so se ti sei accorta ma qualche giorno fa mi sono aggiunta ai tuoi followers per seguirti, se e quando ti va passa a trovarmi che mi fa piacere :-) ciaoo

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  5. Ciao e piacere di conoscerti. Io adoro i mandarini cinesi e la tua marmellata mi piace veramente tanto. Complimenti

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  6. Ciao zia Simonetta, vorrei fare la marmellata di kumquat, però solo all'idea di dovere contare 1.000 di quei mandarinetti, quasi quasi , ci rinuncio. Tu li hai contati davvero? Non potresti darci il peso? Grazie!

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