Il Pesto in alcuni libri di cucina è annoverato tra le salse, ma tale definizione ritengo sia assolutamente riduttiva: il Pesto è il Pesto... e basta. Sino a pochi decenni fa questa prelibatezza era preparato esclusivamente in Liguria e penso che fuori della regione non fosse assolutamente commercializzato, poi si sa, il turismo di massa e la globalizzazione lo hanno fatto conoscere ovunque. Il Pesto rimane comunque quello preparato con il basilico, ma il basilico ligure, con le sue belle foglioline tenere, tenere e di un verde più tenue rispetto agli altri tipi e poi il sapore non deve avere quel retrogusto di menta. L'altro ingrediente fondamentale è l'olio extravergine, ma quello ligure che ha un sapore delicato, fruttato non intenso come quello toscano ( peraltro ottimo, ve lo assicuro!!) e poi il parmigiano e il pecorino, oltre che uno spicchio d'aglio ( anche se non a tutti è gradito). Si sa, il pesto deve essere preparato nel mortaio ( presente in casa mia da sempre come pure il pestello, credo fatto da mio padre falegname), ma vuoi la carenza di tempo vuoi la mancanza della manualità delle donne di altre generazioni, è senz'altro più comodo prepararlo nel frullatore. Un ligure doc mi contesterà che le lame di metallo rendono scure le foglie del basilico, ma con il piccolo stratagemma di unire alcuni grani di sale grosso, si evita tale problema.
La ricetta originale prevede sempre la presenza di patate e fagiolini e l'unico tipo di pasta ammessa sono le trenette oppure le trofie. Ma che tipo di pasta sono le trofie : le trofiette o trofie sono un tipo di pasta tipica della cucina ligure, di forma allungata e sottile, ritenuta originaria di Sori. La forma della pasta è data dal peculiare carattere arricciato, quest'ultima e la grandezza, piuttosto ridotta, sono fattori importanti per le sue qualità organolettiche.Il nome potrebbe derivare dal genovese strufuggiâ, ovvero strofinare, dal movimento necessario per impastarle a mano.
le quantità degli ingredienti sono indicative
pesto
30 foglie di basilico
1 spicchio d'aglio
parmigiano
olio evo
sale grosso
pinoli
- pulire delicatamente le foglie di basilico, che devono essere completamente prive del picciolo,
- grattare il parmigiano,
- tagliare a fettine lo spicchio d'aglio,
- porre il tutto nel bicchiere del frullatore,
- aggiungere a filo l'olio,
- ridurre il tutto ad un composto omogeneo.
per la pasta
100 gr di trofie a persona
1 patata di dimensioni medio/piccola a persona
una manciata di fagiolini
- sbucciare le patate e tagliarle a fette dello spessore di circa1/2 cm,
- spuntare i fagiolini,
- mettere le patate ad acqua fredda e quando inizia a bollire aggiungere anche i fagiolini,
- dopo 10 minuti buttare le trofie e portare a cottura,
- scolare e condire con il pesto.
Brava, Simonetta, ricetta perfetta!
RispondiEliminaciao e buona domenica
Ilaria
I Genovesi non contestan un bel niente :-), anzi: complimenti, perchè è tutto perfetto
RispondiEliminaciao
ale
E si, questo è il vero pesto!!!! Buona domenica!
RispondiEliminaciao Simonetta
RispondiEliminanel post del 18 settembre abbiamo
finalmente ringraziato per il premio che ci hai mandato
vieni a vedere la nostra coperta di premi patchwork.
Un bacio dalle 4 apine
Adoro il pesto è un dei condimenti preferiti miei e di mio figlio .....anche con gli gnocchi!!!
RispondiEliminaA presto da Claudette
ancora oggi mi stupisco di come sia buono questo abbinamento trofie pesto patate e fagiolini
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