venerdì 4 novembre 2011

Per sentirci vicino ai genovesi in questo mometo dolorosoo



E' trascorsa poco più di una settimana dalla tragedia che ha colpito il Levante Ligure e la Lunigiana ed una "nuova tragedia annunciata" ha colpito Genova. 
Nel 45° anniversario dell'alluvione di Firenze, e 41 anni dopo quella che colpì Genova con il sacrificio di 44 vittime .



I. Con quella faccia un po’così 



quell’espressione un po’così 

che abbiamo noi prima andare a Genova 

che ben sicuri mai non siamo 

che quel posto dove andiamo 

che ben sicuri mai non siamo 

non c’inghiotte e non torniamo più. 



II. Eppur parenti siamo in po’ 

di quella gente che c’è lì 

che in fondo in fondo è come noi selvatica 

ma che paura che ci fa quel mare scuro 

e non sta fermo mai. 



Genova per noi 

che stiamo in fondo alla campagna 

e abbiamo il sole in piazza rare volte 

e il resto è pioggia che ci bagna. 

Genova, dicevo, è un’idea come un’altra 

Ah… la la la la 



III. Ma quella faccia un po’così 

quell’espressione un po’così 

che abbiamo noi mentre guardiamo Genova 

ed ogni volta l’annusiamo 

e circospetti ci muoviamo 

un po’randagi ci sentiamo noi. 

Macaia, scimmia di luce e di follia, 

foschia, pesci, Africa, sonno, nausea, fantasia. 

E intanto nell’ombra dei loro armadi 

tengono lini e vecchie lavande 

lasciaci tornare ai nostri temporali 

Genova ha i giorni tutti uguali. 

In un’immobile campagna 

con la pioggia che ci bagna 

e i gamberoni rossi sono un sogno 

e il sole è un lampo giallo al parabrise. 



Con quella faccia un po’così 

quell’espressione un po’così 

che abbiamo noi che abbiamo visto Genova



ottobre 1970


4 novembre 2011

2 commenti:

  1. davvero un grosso disastro... quanto dolore e quanta distruzione..... Ely

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  2. che parole toccanti, per questa vecchia canzo che oggi è così attuale.. quanto dolore..

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