sabato 6 marzo 2021

Marmella di limoni

 Il limone de "la casa delle olive" quest'anno è stato particolarmente generoso e una prima raccolta "esplorativa" per verifiacre se i frutti sono maturi, mi ha permesso di fare il primo limoncello ( attualmente in infusione) e con la polpa dei limoni rimasti ho preparato una deliziona marmellata ottima da gustare sul pane o per farcire profumate crostate.


 

 8 limoni (circa 1200 gr )

850 gr di zucchero

3 cucchiaini di zenzero gratugiato 

acqua q.b.

 


 

  • sbuciare a vivo i limoni,

tagliarli a fette molto sottili,


 

  • porli in un recipiente e lasciarli in ammollo per 24 ore,
  • passate le 24 ore eliminare l'acqua e ripetere l'operazione ( questo procedimento elimina l'eccesso di ecidità)per altre 24 ore,
  • scolare le fette di limone e porli in una pentola, 
  • coprire con acqua e portare a bollore,
  • a questo punto scolare nuovamente,
  • pesare 400 gr circa dell'acqua rimasta,
  • rimettere nella pentola le fete di limone, l'acqua e lo zucchero,
  • aggiungere lo zenzero verso la fine della cottura,
  • cuocere a fuoco basso per circa 40 minuti.
  • trascorso questo tempo inavare e sterilizzare utilizzando questo metodo qui

 

 
 

 



domenica 21 febbraio 2021

Bocconcini di pollo agli agrumi

 In questo finire del lungo e impegnativo inverno, la grande dispinibilità di agrumi a buon mercato,  mi ha suggerito questa ricetta semplice, veloce, dietetica ma molto gustosa che accontenterà tutti; perfetta con un contorno di insalata mista, patate bollite al vapore o verdura cotta di stagione.


 

150 gr ( a persona) di cosce e/o sovracosce di pollo

1/2 pompelmo rosso*

1/2 arancia bionda*

1 limone*

2 spicchi di aglio

un rametto di rosmarino,

2 ucchiai di olive taggiasche

4 cucchiai di olio EVO

sale e pepe q.b.

* con buccia edibile

  • ridurre le cosce e/o le sovracosce a bocconcini,
  • porle in una ciotila con gli agrumi tagliati a fette piuttosto sotili, le olive taggiasche e una spolverata di pepe nero,
  • lasciare marinare  almeno due ore,

 
  • riscaldare l'olio, aggiungere l'aglio e il rosmarino facendo rosolare per permettere agli oli essenziali di insaporirlo,

 
  • aggiungere i bocconcini di pollo e farli rosolare da tutti i lati per permettere agli "umori" di rimanere imprigionati all'interno,salare a piacere, 



  • versare la marinatura e fare cuocere a fuoco medio per circa 40/45 minuti,

  • trascorso questo tempo, se il sugo non è ancora sufficientemente ristretto, togliore il pollo e continuare a cuocere sino a che non avrà raggiunto la consistenza desiderata.

 

 

 

 


sabato 20 febbraio 2021

Lavaggiorosso: pittoresco borgo nel comune di Levanto

 



 In un post di alcuni anni fa mio marito aveva parlato di LEVANTO, suo paese di origine .

In questa pagina voglio presentarvi una piccola perla della rivera ligure di levante, LAVAGGIOROSSO, nascosto tra le colline ricoperte di olivi e vigneti ma a pochi km da Levanto.

Il caso e un drastico cambiamento del corso della mia vita mi ha portato in questo suggestivo angolo dove il tempo sembra essersi fermato e anche nel periodo estivo il turismo è fatto di persone che vogliono godere il buon vivere ( l'intero paese e zona pedonale).

Il borgo non ha nessun esercizio cemmerciale se non un rinomato ristorante  " Antiga Ostaia Zita "dove tutto è rigorosamente a km 0;non mancano comunque numerose case vacanza ricavate nelle caratteristiche case lungo i caruggi dove i bambini giocano senza alcun pericolo.



 

Alcuni cenni storici 

I primi insediamenti nel paese risalgono all'anno mille D.C.: il paese è stato costruito dietro una montagna per proteggersi dai pirati.

 Lavaggiorosso è stato costruito sulla costa del monte Rossola, a 275 msl, cosa che ne determina la caratteristica forma poligonale. 

 


  Anticamente era attraversato dalla mulattiera che collegava Levanto con San Pietro Vara e Varese Ligure. Mentre mancano notizie documentate su questa villa anteriori al XIII secolo, le ricerche archeologiche svolte consentono di affermare che in questo secolo esisteva già.

Nella planimetria di Matteo Vinzoni del 1722 la superficie edificata di questo centro storico, che ha risentito nel tempo dell’instabilità del terreno su cui sorge, aveva all’incirca le dimensioni odierne.

Rimane, assieme a Chiesanuova, uno dei più antichi paesini della vallata.

La Chiesa risale al 1600 e la maggior parte delle case sono state costruite in quest'epoca. I prodotti locali sono olive, acciughe salate, vino e olio .

Lavaggiorosso ha mantenuto fino ad oggi praticamente intatta la sua tipica struttura, caratterizzata da costruzioni addossate l’una all’altra, separate da stretti vicoli o unite da ampi tratti voltati.

La posizione lungo un’importante via di comunicazione fra la costa e l’interno, il fatto di non essere visibile dal mare e la sua conformazione, che lo vede ergersi in verticale, presentando una linea pressochè continua di edifici verso valle, ne costituiscono i caratteri difensivi verso le incursioni dei pirati che ne hanno favorito la sopravvivenza nel corso dei secoli.


All’inizio degli anni 2000 l’amministrazione comunale ha deciso di valorizzare il borgo facendo dipingere tutte le porte delle abitazioni con soggetti inerenti sia i prodotti che le attività locali .

Questa parte della riviera non è soltanto mare e cinque terre ma dà la posibilità di fare lunghe passeggiate ed escursione al suo interno, in luoghi poco frequentati dal turismo di massa, in tutte le stagioni dell'anno.




 

 


 






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domenica 5 aprile 2020

Mini Pavlove

La pavlova è una torta della Nuova Zelanda e dell'Australia.
Secondo l'ipotesi più accreditata, questo dolce sarebbe stato creato nel 1926 dallo chef di un hotel a Wellington, in Nuova Zelanda, e così chiamato in onore della ballerina Anna Pavlova. L'attribuzione dell'invenzione tuttavia non è certa, e alcune ricerche suggeriscono che possa essere nata in Australia nello stesso periodo, ferma restando la dedica al nome della ballerina, che allora era in tour nei due paesi oceanici.
Costituita da una base di meringa morbida dentro e croccante fuori, una copertura di panna e frutta, è un dolce molto appariscente, consigliato soprattutto per le grandi occasioni. Gli ingredienti possono variare in base ai gusti personali e alla stagione. ( da Wikipedia)

meringhe qui
200 ml di panna da montare
fragole e kiwi
  • preparare le meringhe del diametro ci circa 5 cm,
  • aprire delicatamente la parte superiore delle meringhe,
  • riempirle con la panna freschissima, ben montata,
  • guarnire con le frutta,
  • ridurre in polvere la meringa tolta precedentemente e usarla per guarnire la frutta.  






sabato 4 aprile 2020

Meringhe


Di seguito pubblico la ricetta base per le meringhe da adattare a tutti i dolci che prevedono questa preparazione. Per avere delle meringhe perfette è importante seguire le seguenti regole:


  1. usare fruste asciutte e pulitissime e ciotola in acciaio perfettamente pulita con un panno carta. Non devono esserci residui di grassi. Evitare la plastica che potrebbe risultare unta,
  2. separare perfettamente tuorli da albumi. Non deve esserci il minimo residuo di tuorlo nei bianchi, altrimenti verrà compromessa la montata.



2 albumi (80 gr)

80 gr di zucchero semolato (pari peso degli albumi)
80 gr di zucchero a velo (pari peso degli albumi)


  • Inserire gli albumi in una ciotola di acciaio. Pesare zucchero a velo, mettete da parte. Pesate lo zucchero semolato.
  • Con le fruste elettriche schiumate gli albumi pochi secondi e versate lo zucchero semolato.

  • Montare con planetaria o fruste elettriche, per 10 minuti esatti, alla massima potenza. Si deve  ottenere un composto lucido, spumoso e fermissimo, privo di granellini. 
  • Se il composto non è pronto, niente paura, continuare a montare, fino ad ottenere la consistenza desiderata.
  • A questo punto si può inserire lo zucchero a velo setacciato, in 2 riprese,  unito a mano, con l’aiuto di spatola, amalgamandolo dal basso verso l’alto.
  • Intanto accedere il forno a 100°(è fondamentale che le meringhe vengano infornate subito, appena si realizzano, in modo che non perdano forma).
  • Foderare una teglia di carta da forno, facendo in modo che la carta sia ben attaccata al fondo, spalmando dei fiocchetti di burro sulla base della teglia.
  • Inserite l’impasto della meringa nella sac à poche ( utilizzando un beccuccio idoneo alla dimensione che desiderate). 
  • Si ricorda  che la grandezza della meringa dipende dal beccuccio. 
  • Formare le meringhe a distanza di circa 2 cm le une dalle altre.
  • Per quanto semplici da fare, una cottura sbagliata può compromettere la perfetta riuscita delle  meringhe:innanzitutto è bene sapere che le meringhe NON CUOCIONO ma devono solo asciugarsi in forno.
  • Utilizzare forno statico ad una temperatura tra i 90° e 100° ; partire da 100° per poi, dopo 20 minuti, passare ai 90° (la  temperatura troppo alta è causa delle meringhe gialline, brunite e di crepe in superficie). 
  • Cuocere per 1 h e mezza. Di tanto in tanto si può aprire il forno e controllare la situazione (se dovessero esserci crepe significa che la temperatura del forno è troppo alto: abbassare e la temperatura a 80 – 85°).
  • Trascorsa  1 ora e mezza, inserire nello sportello del  forno un cucchiaio di legno in modo che resti una fessura d’aria e prolungare la cottura per un’altra ora.
  • Trascorso il tempo indicato spegnere il forno e lasciare le meringhe all'interno, per 5/6 ore ( meglio l'intera notte) , sempre con una fessura aperta.






martedì 25 ottobre 2016

MTC 60 : le tapas


Siamo alla sfida n° 60 proposta da  Mai de "Il colore della curcuma"  la vincitrice del mese scorso con le sue "Gnocozze al profumo di mare". La sfida che ci propone è molto, molto tosta: tutti sappiamo che cosa sono le tapas, ma sfido la maggior parte di noi ad essere informate sulle tre differenze tra tappa, pincho e montadito. Niente paura, Mai è stata veramente strabiliante a spiegare, nei minimi particolari, sia le differenze tra le tre sia le diverse provenienze, ancora grazie. La difficoltà della sfida non solo sta nel sapere proporre tre diverse ricette ma anche trovare un filo conduttore le che accomuni.Per me la difficoltà maggiore è stata proprio quella di trovare qualcosa che accomunasse le tre preparazioni, ma soprattutto che non fosse banale.
Due tesi di laurea discusse proprio in questi giorni, da parte dei ragazzi di casa, mi hanno fatto accendere la lampadina: che cosa accomuna il fegato con cipolle e alloro con i peperoni alla griglia su pane in cassetta ( fatto in casa) e mini panini ( anch'essi fatti in casa)con hamburger in puro stile States? ma è ovvio, seguite il ragionamento: chi consegue la laurea si chiamo laureato perché nell'antichità portava la corona di alloro ( cosa ritornata di moda oggi, non ai miei tempi), per le lauree si distribuiscono confetti rossi e i peperoni sono rossi e un po' di peperoncino porta fortuna, che  non guasta mai. Terzo grado di separazione, i panini con hamburger: ma è ovvio, mia figlia (una delle neo laureate) per completare la tesi ha trascorso quattro mesi nel Stati Uniti (cuoricino di mamma)dove, credo, si sia sfamata spesso con questo tipo di panini.  
Di seguito le ricette.


pane bianco in cassetta

Per 1 teglia rettangolare da 25×11 cm 

275 g acqua
465 g farina 00 
17 g zucchero
2 g di miele (opzionale)
40 g burro
10 g lievito di birra 
12 g sale

  • sciogliere il lievito nell’acqua, aggiungere il malto (facoltativo),lo zucchero e mescolate bene,
  • incorporare metà della farina ed iniziare ad impastare,
  • quando la farina e’ assorbita, aggiungere il burro a pezzetti a temperatura ambiente quindi il sale,
  • ora aggiungere a poco a poco la restante farina. In questo modo l’impasto incorporerà ossigeno che aiuterà la lievitazione e la buona riuscita del pane,
  • dopo 4-5 minuti, fermare l’impastatrice, rovesciare la pasta su se stessa e raschiare la pasta dalla parete dell’impastatrice. Questo procedimento facilita ed accelera lo sviluppo del glutine che darà elasticità alla pasta e migliorerà la lievitazione,
  • continuare ad impastare,
  • Impastare per 8-10 minuti, 
  • spolverare di farina il tavolo da lavoro e rovesciare la pasta,
  • formare una palla,
  • spolverare la superficie con la farina e coprire bene con la pellicola trasparente in modo che la pasta non faccia la crosta durante la lievitazione,
  • coprire il tutto con uno strofinaccio per facilitare la lievitazione,*
  • fare lievitare per 45 minuti,(in inverno è opportuno  mettere l'impasto a lievitare in un contenitore coperto dentro il forno spento,  con la luce accesa che mantiene una temperatura di circa 30°,
  • piegare la pasta in tre,
  • quindi piegarla in due nel verso opposto, (questo procedimento rafforza la pasta sviluppando ulteriormente la gabbia del glutine),
  • coprire il tutto e lasciate riposare per 10 minuti,
  • schiacciare la pasta fino ad ottenere un rettangolo più o meno largo come la teglia,
  • piegate 1/3 della pasta su se stessa,
  • quindi sovrapporre il resto della pasta sulla prima piega,
  • imburrate bene la teglia,adagiarvi la pasta  con il taglio sotto
  • spennellare la superficie con  una miscela di rosse d’uovo e acqua,
  • coprire assicurandovi che la pellicola trasparente non impedisca alla pasta di svilupparsi in altezza
  • fare lievitare per altri 60-75 minuti,
  • venti minuti prima di infornare, portare il forno a 220°,
  • quindi  abbassare la temperatura a 190°
  • Cuocete per 30-35 minuti.

peperoni grigliati

1 peperone rosso
prezzemolo
2 spicchi d'aglio
olio extra vergine di olive
sale q.b.

  • per la preparazione dei peperoni grigliati qui,
  • dopo avere preparato i peperoni condirli con abbondante olio di extravergine di oliva, prezzemolo tritato e l'aglio tagliati a lamelle,
  • lasciare marinare per alcune ore. 


pincho

pane in cassetta
peperoni alla griglia marinati
acciughe sotto sale
per la preparazione del pincho:

  • tagliare il pane in cassetta a quadratini di circa 3 cm di lato e spessi 1 cm,
  • lavare sotto l'acqua corrente le acciughe sotto sale e ridurle a filetti,
  • porre alla base dello stuzzicadenti il pane, quindi infilzare il filetto di peperone, piegato a fisarmonica, all'interno del quale sarà posto un pezzetto di acciuga. 

tapa

250 gr di fegato di vitello
3 cipolle di media dimensione
3 cucchiai di olio di oliva
3 foglie di alloro
1/2 bicchiere di vino bianco
sale q.b.

  • tagliare il fegato a pezzetti,
  • affettare le cipolle piuttosto sottili,
  • farle  appassire nell'olio,
  • aggiungere il fegato e le foglie di alloro,
  • fare rosolare il tutto per alcuni minuti,quindi aggiungere il vino bianco,
  • dopo che questi è evaporato fare cuocere per una decina di minuti, servire ben caldo. 

burger buns 

90/100 ml di acqua
15 gr di burro
2 uovo
225 gr di farina 00
25 gr di zucchero 10 gr di lievito di birra
1 cucchiaino di sali
semi di sesamo

  • per la preparazione della pasta si procedere come per il pane in cassetta sino al punto*,
  • fare riposare per circa due ore (dentro al forno spento, con luce accesa),
  • trascorse le due ore stendere leggermente la pasta,
  • formare delle palline di circa 70 gr e pirlare, spennellare con rosso d'uovo, cospargere con semi di sesamo,
  • rimettere a lievitare per circa un'ora,
  • cuocere a forno preriscaldato a 190° per circa 15 minuti.
hamburger
 carne di bovina con il 20% di grasso
pomodoro 
insalata
cipolla di Tropea
formaggio cheddar
sale

  • tritare la carne, possibilmente al coltello, ma comunque mai acquistarla  già macinata,
  • formare delle palline del diametro di 3/4 cm,
  • con le mani inumidite schiacciarle fino a dare la classica forma dell'hamburger,
  • scaldare una padella antiaderente e cuocere la carne per circa 3 minuti per parte,
  • salare,
  • poco prima di togliere l'hamburger adagiare una fetta di formaggio.


montadito
burger bus
hamburger

  • tagliare a metà il panino,
  • adagiare sul fondo una foglia di insalata, una fetta di pomodoro, quindi l'hamburger e la cipolla tagliata a fette sottili. 





con queste ricette partecipo a MTC 60



giovedì 22 settembre 2016

Gli gnocchi di patate: la sfida n° 59 di MTC

Da quattro mesi esatti non pubblico sul blog per mille e uno motivi, ma alla sfida di MTC non si può mancare, soprattutto dopo il favoloso restyling che ha avuto il sito. 
Ricapitolando, la sfida n° 58 (alla quale non avevo partecipato) e che ritengo essere stata quella con maggiori difficoltà (la preparazione di sua maestà la Pizza) è stata vinta Annarita del blog "Il bosco di Alice"  che ci propone gli gnocchi di patate.
Quando ho visto il suo post ho avuto un momento di smarrimento perché gli gnocchi presentati erano quelli che ho imparato a fare da mia madre, sugo di carne compreso. 
A questo punto mi è preso un po' di smarrimento perché nella mia mente gli gnocchi sono proprio questi, morbidi, con un sugo d'altri tempi qui e pertanto non sarebbe stato giusto riproporre la ricetta uguale. L'alternativa poteva essere un buon piatto di gnocchi al pesto oppure alla Sorrentina ( ma su questo  mi ha preceduta l'amica Aurelia)e allora ho cercato di proporre i frutti di mare che avevo appena assaporato in Normandia.
I suggerimenti di Annarita sul tipo di patate da usare, la quantità di farina e come incorporarla sono stati basilare anche se devo dire non ho mai fatto grossi errori.
Per le patate bianche ho optato per quelle del Mugello mentre per la quantità di farina mi sono fermata a 150 gr ( rispetto ai 180 gr suggeriti) perché mi sono accorta che sarebbero diventati duri. Per i frutti di mare mi sono dovuta accontentare di quelli reperiti in zona anche se l' stinto sarebbe stato quello di portarne un tir dalla Normandia, ostriche comprese.
per 4 persone



per gli gnocchi

600 gr di patate a pasta bianca
150/180 gr di farina 00
sale

  • porre le patate in una pentola con  abbondante acqua fredda , portare ad ebollizione e verificare la cottura punzecchiandole con una forchetta,
  • quando sono tiepide spellarle,
  • schiacciare le patate con il passaverdura,
  •  aggiungere, poco per volta la farina ed un pizzico di sale,
  • impastare velocemente sino a quanto il composto risulterà compatto ma soffice,
  • dividerlo formando dei filoncini dello spessore di 2/3 cm e tagliare gli gnocchi,
  •   passarli con l'apposito utensile o con i rebbi di una forchetta,

  • portare ad ebollizione una pentola di acqua, salare ed buttare i gnocchi,
  • quando questi verranno a gala scolarli.

per il condimento
1500 gr di frutto di mare misti (muscoli, vongole, fasolari)
1 scalogno
1 spicchio d'aglio
3 pomodori tondi e maturi
prezzemolo
vino bianco
3 cucchiai di olio di oliva
sale qb


  • porre i frutti di mare (escluso i muscoli) in una ciotola con acqua e sale per una mezza giornata perché possano espellere la sabbia,
  • mettere i muscoli in una pentola coperta e farli aprire sul fuoco,

  • estrarre il muscolo dalla valve e filtrare il liquido che hanno prodotto,
  • allo stesso modo, ma separati, aprire gli altri molluschi,
  • assicurarsi che non abbiano più della sabbia al loro interno: in questo caso sciacquarli sotto l'acqua corrente,
  • filtrare il liquido che hanno prodotto,
  • porre in una padella l'olio, l'aglio  e lo scalogno tagliato sottile, 

  • fare appassire il trito, aggiungere i frutti di mare e fare rosolare per alcuni minuti,

  • quindi sfumare con una spruzzata di vino bianco,
  • quando il vino sarà evaporato aggiungere i pomodori, precedentemente spellati e tagliati a dadini,
  • cuocere per vento muniti circa,
  • quando gli gnocchi saronno cotto passarli velocemente nel sugo perché si insaporiscano,
  • servire ben caldi.